Associazione Armatori Barche Pantesche | Trofeo challenger 2022- REGATE OPTIMIST
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Trofeo challenger 2022- REGATE OPTIMIST

Si è svolto domenica scorsa l’evento sportivo più importante della stagione velica, il Trofeo Challenger 2022, anche noto come “Regata del Costruttore”. Un evento a cui i panteschi sono molto legati e che dal 2007 accompagna le estati isolane celebrando la memoria del maestro d’ascia Francesco Valenza, dalle cui abili mani ha preso forma la maggior parte delle lance presenti sull’isola. Una domenica di festa tutta dedicata alla vela, quindi, che ha visto competere durante la mattina le lance e nel pomeriggio gli optimist, questi ultimi condotti dagli atleti della squadra agonistica del Circolo Velico isolano che si son fatti già conoscere in alcune manifestazioni fuori dall’isola. Ma procediamo con ordine. Il Trofeo Challenger si è disputato in condizioni meteomarine ottime per le lance, visti i limiti di vento cui possono regatare le storiche imbarcazioni: onda
bassa e vento sotto i dieci nodi da sud. La manifestazione rientra nel
calendario della FIV (Federazione Italiana Vela) e come tale ne segue il Regolamento. Quattro le lance in gara: Baba (con equipaggio del Circolo Velico, grande novità della stagione), Claire de Mirò, Valentina e Vento d’estate. La prima a partire è stata Valentina che ha però subito mostrato problemi di bolina non riuscendo a risalire agevolmente il vento e che ha dovuto ritirarsi. Le altre imbarcazioni sono partite con un leggero ritardo (circa 1 minuto dopo il segnale di partenza). Il campo di regata è stato
pensato dall’Ufficiale di Regata FIV Marco Pantaleoni, proveniente dalla XV Zona (Piemonte e Lombardia), come la classica “long distance” con percorso lungo la costa che va dall’Arenella (linea di partenza) a Grazia, sotto la casa del costruttore. L’arrivo è stato posizionato tra i due fanali del porto di Pantelleria. Sin dall’inizio si è assistito al netto dominio della lancia Claire de Mirò che ha preso subito le distanze dalle altre imbarcazioni disputando una “regata in solitario”. Baba e Vento d’estate, escludendo i primi bordi, hanno fatto una regata tipo “match race” con coperture continue l’una con l’altra fino al momento in cui, all’altezza di Punta Fram, Baba ha avuto un problema tecnico al fiocco con rottura della scotta.
Mentre l’equipaggio si apprestava a eseguire la riparazione Vento d’estate ha avuto il tempo di allungare e distaccarsi. Nel frattempo Claire de Mirò ha girato la boa sotto la casa del costruttore e, anche grazie a una maggiore invelatura rispetto alle altre lance, ha incrementato il distacco. Sul lato del ritorno, tutto di poppa, si è notata differenza anche tra Baba e Vento d’estate, quest’ultima leggermente più invelata, fattore che ha determinato un ulteriore allontanamento tra le due. All’arrivo, tuttavia, i distacchi non
sono stati così eclatanti: tra il primo e l’ultimo classificato sono passati circa 15 minuti, assolutamente accettabili in una regata alla lunga. Il pomeriggio è stato dedicato ai giovani dell’agonistica che si sono confrontati con gli optimist fuori dal porto di Scauri in condizioni meteomarine molto differenti da quelle della mattina. Con onda formata di oltre un metro e mezzo e vento quasi assente (massimo 5 nodi sotto raffica) i 7 equipaggi sono comunque riusciti a completare tutte e tre le prove previste (su un percorso
a bastone di circa 200 metri) riportando distacchi minimi. Ottima
prestazione e tanto divertimento misto a un sano spirito agonistico sono stati gli ingredienti vincenti di questa nuova sfida tra i più giovani. A conclusione della giornata è avvenuta la premiazione, alla quale hanno partecipato in moltissimi. Dopo i ringraziamenti di rito portati da Daniele Alongi, presidente del Circolo Velico Isola di Pantelleria, alla famiglia Valenza, agli equipaggi, ai giovani allievi e a tutti i presenti sono state assegnate medaglie e coppe, in un crescendo di emozione. Fino al momento clou in cui i componenti della famiglia del costruttore hanno consegnato all’equipaggio della lancia vincente (Claire de Mirò) il trofeo Challenger, prezioso capolavoro del maestro Michele Cossyro (fratello del costruttore), librato in alto tra applausi ed entusiasmo. Ma la serata è stata
caratterizzata anche da un altro momento importante, che ha segnato una grande novità. Per la prima volta, come promesso dallo stesso Cossyro ai tempi delle prime edizioni di questo trofeo, l’artista ha creato una nuova opera da assegnare a quell’equipaggio che avesse vinto cinque gare consecutive. Dalle sue mani ha preso forma un altro capolavoro consegnato all’equipaggio della lancia grande assente quest’anno in mare, il Fico d’India, che ha vinto tutte e cinque le ultime edizioni di questo importante trofeo (dal 2017 al 2021). Una ceramica, un pezzo unico dal titolo “Astro” a sottolineare l’importanza del cielo nel guidare, sin dai tempi antichi, la navigazione umana. Un solo punto di rammarico in questa bella
giornata di agonismo: troppe poche lance in acqua, sicuramente per validi motivi, ma comunque troppo poche. Tanto che, a un certo punto della serata, si è levato in alto un coretto quasi da stadio che ripeteva “tirate fuori le lance”, a enfatizzare la grande voglia radicata in ogni partecipante di tornare indietro nel tempo, nei momenti d’oro della vela pantesca.
Giuliana Raffaelli
Nel link le foto
https://photos.app.goo.gl/17txMiXfGnV3ebDf8