Associazione Armatori Barche Pantesche | Regolamento di Costruzione
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Regolamento di Costruzione

Regolamento di Costruzione

Dalla data di approvazione il presente regolamento annulla e sostituisce tutte le versioni precedenti

REGOLAMENTO (in vigore dal 29/11/2000)

Premessa

Questo regolamento,  si prefigge di garantire alla “barca pantesca” da regata nel suo complesso le caratteristiche del progetto originale (costruttore VALENZA FRANCESCO), e tende a migliorare, dove è possibile, sfruttando materiali e tecniche moderne, le sue doti di barca robusta e marina e le sue qualità veliche.

Qualora si dovesse decidere e si riesca a creare la classe “LANCIA PANTESCA”  riconosciuta a livello nazionale ed internazionale, si specifica che tutte le barche elencate nel presente regolamento, anche se realizzate da vari costruttori in epoche diverse, e con pesi e misure differenti tra loro, saranno iscritte ugualmente alla sopracitata categoria nessuna esclusa, ma si dovranno attenere rigorosamente ai punti 9, 10, 11, 12, 13  eccetto il punto 12a.

Le barche sono:

ALBA, ALESSIA, ANDROMEDA, ANGELINA, AZZURRA, BABA, BAMBOLA, CLAIRE DI MIRO’, ELEONORA, EOLO, FICODINDIA, JOSEFIN, MARI’, MAS533, ORSOLA, RAVIOLO, SCECCU, TUCANAE, VALENTINA,VENERE.

In ogni caso le sopraindicate saranno denominate di diritto “LANCE PANTESCHE” e potranno partecipare a qualsiasi manifestazione organizzata dall’ Associazione o circoli.

Il presente regolamento é costituito da cinque sezioni fondamentali:

  1. Caratteristiche principali
  2. Regolamento di costruzione
  3. Potestà dell’AABP
  4. Procedure di controllo
  5. Norme particolari

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

Lunghezza 5100mm  massimo

Larghezza 1900 mm massimo

Antenna   libera di misura

Superficie velica di randa massima 26,12 m2

Superficie velica di fiocco massima 11,00 m2

Peso  380 kg minimo scafo vuoto finito compreso i paglioli.

Equipaggio  minimo due massimo quattro persone.

REGOLAMENTO DI COSTRUZIONE

1. Questo regolamento si prefigge lo scopo di raggiungere la maggiore uniformità possibile tra le imbarcazioni di questa Classe in modo che prevalga l’abilità del timoniere piuttosto che la particolare tecnica costruttiva di un cantiere.

2. In caso di dubbio sull’interpretazione delle presenti norme dovrà essere chiesto un parere al Comitato Tecnico dell’Associazione il quale redigerà apposito verbale.

Costruzione dello scafo

5.1 Costruzione dello scafo in legno – Capitolati

Tutte le parti devono essere costruite secondo le seguenti indicazioni:

Le qualità dei legnami sono da intendersi come indicative e pertanto potranno essere utilizzati anche altri legnami, purché abbiano caratteristiche simili a quelli indicati ma sempre pieni e non lamellari.

a. Chiglia: rovere, teak, mogano, azorbè deve sporgere dallo scafo 10 cm.

Tolleranza di ±1cm sulle misure a, b, c, d, e, f, g, h, i, l, m, n, o, p, q.

b. Paramezzale: rovere, abete o teak misura libera viene fissato alla chiglia con chiodi d’acciaio.

c. Ruota di prua: rovere, gelso o simile minimo di 2 cm. di spessore fissato alla chiglia con perni d’acciaio.

d. Dritto di poppa: 50 mm di spessore nel gomito di chiglia, 20 mm alto di poppa fissato alla chiglia con perni d’acciaio; può essere fatta o con un unico pezzo o con due pezzi incastonati tra loro a becco di flauto.

e. Specchio di poppa: in mogano o teak, spessore 35 mm minimo da avvitare al dritto di poppa con perni d’acciaio e avente un’ inclinazione interna di 80 mm.

f. Fasciame: In mogano, teak, cedro, pino o simili, tavole da 10mm di spessore  fissate con chiodi zincati nel numero di tredici per lato compresa la cinta.

g. Ordinate: rovere, gelso, olmo e frassino, spessore minimo 28mm massimo 35mm in numero di ventidue (22) ordinante e la distanza intercostale è di cm. 21  da centro a centro.

h. Scassa dell’albero: rovere o teak, direttamente o sopra il paramezzale. La scassa non può permettere lo spostamento del piede dell’albero stesso nel senso prua/poppa e viceversa in quanto fissa alla base.

i. Mastra dell’albero: mogano, spessore massimo 60 mm, larga  massimo 250 mm, lunghezza prua/poppa massimo 60 cm. con foro di diametro  85 mm.

l. Braccioli orizzontali di poppa: in legno pieno, spessore 35 mm

m. Paglioli: in mogano o abete o compensato marino o frassino, da eseguire a  più pezzi spessore minimo 2 cm..

n. Madieri: in rovere, gelso o frassino lo spessore da 28 a 35 mm fissati mediante chiodi d’acciaio a punta perduta per ogni corso del fasciame ed un ribattuto ad ogni estremità.

o. Bottazzo: rovere o frassino, massimo 20mmm. di spessore .

p. Materiali: bulloni, dadi, viti in  acciaio inox, chiodi in ferro zincato.

q. Lande: numero minimo di tre per lato differenziate nell’attacco di murata.

6. PESO

Gli scafi non devono avere un peso inferiore a 330 Kg alla pesatura  senza  timone, barra e bompresso, senza  paglioli.

7. DERIVA, TIMONE, BARRA DEL TIMONE

7.1 Deriva: in acciaio ferro o vetro resina con bulbo (se esistente) in piombo e può essere di spessore libero ma la lunghezza non deve superare i 1550 mm di profondità ed e fissa . L’aggancio allo scafo po’ essere fatto con alette esterne, o con sistema di ancoraggio con perni passanti la chiglia e avvitati con bulloni d’acciaio e per rinforzo in quest’ultimo caso con delle alette interne allo scafo di ferro o di acciaio , questo per permettere una maggiore dispersione delle forze sulla chiglia. Non sono ammessi dispositivi di ancoraggio della  deriva che superino i 15 cm dalla chiglia all’ interno dello scafo stesso (vedi tubi) che possono diventare ostacolo nelle manovre all’interno del pozzetto.

7.3 Timone: è di tipo tradizionale a pala fissa; la pala deve essere in legno pieno  (mogano o simili  non in compensato marino) massiccio. Il timone compresa la pala non potrà essere più di 2 mt. di lunghezza. L’attacco alla poppa è fatto con sistema di agugliotti e femminelle.

7.4 La barra del timone: in legno di frassino o mogano. La dimensione è libera. E’ ammessa una prolunga rigida munita di snodo. Sono ammessi stick telescopici.

8. L’ALBERO, IL BOMA, L’ANTENNA E BOMPRESSO

L’albero, il boma e il bompresso devono essere realizzati in legno, l’antenna può essere realizzata usando alberi da serf di qualsiasi materiale.

a. Lunghezze e sezioni:

albero: lunghezza massima dalla scassa mt. 8,00 compreso il columbrè, sezione max. 80mm e non deve avere crocette.

boma: lunghezza massima mt. 6,00 sezione da 50mm a 70 mm.

Si precisa che vigono tolleranze più o meno di 20 mm. sulla lunghezza di albero e boma e bompresso.

b. Albero: sono permesse sezioni circolari o ellittiche; il diametro delle sezioni circolari o la dimensione dell’asse minore delle sezioni ellittiche non dovrà essere minore di 80mm. e non può montare crocette.

Il piede dell’albero non può ruotare nella scassa.

La scassa dell’albero non può essere realizzata in modo da permettere all’albero stesso di assumere diverse inclinazioni nel senso prua/poppa.

Non è permesso che la mastra sia realizzata in modo che l’albero possa essere spostato verso prua o verso poppa.

c. Boma: l’attacco tra il boma e l’albero deve esser quello tradizionale della “Farcazza”.

Il boma in posizione di riposo non può essere preflesso: deve essere diritto.

Non potrà portare una scanalatura per l’infieritura della vela.

Non possono essere applicate canalette di supporto. L’attacco della vela può essere fatto a sistema con matafioni  o a strip a velcro.

Possono essere fissate ferramenta atte a ricevere le rispettive bugne e mure della vela.

d. Antenna: E’ di lunghezza libera e di materiale libero. L’aggancio della randa deve essere fatto con il sistema a matafioni .

e. Bompresso: deve sporgere massimo 2 mt. dal gallo di prua inoltre la distanza tra l’albero e la punta fuori dallo scafo non deve superare i 3,50 mt. Sulla parte estrema verrà agganciato lo strallo di prua attaccato all’ albero con cavetto d’acciaio.

f. Specchio  di poppa: il disegno deve rispettare le caratteristiche delle barche pantesche a forma di cuore tipo barca “VENERE”.

9. MANOVRE FISSE E CORRENTI

a. Sartie: L’albero deve essere tenuto in posizione con almeno  6 (sei) sartie, tre per lato, fissate all’albero e alle lande di coperta.

b. Lande di coperta: devono avere uno e un solo foro per l’aggancio delle sartie. Le posizioni delle sartie e quindi delle rispettive lande sono libere.

c. Archetto: può essere fatto in metallo o con una cima  sullo specchio di poppa per lo scorrimento del bozzello di scotta. E ammesso limitare lo scorrimento del bozzello sull’archetto con manovre correnti.

d. Strallo di prua: è fisso è può essere realizzato con un cavetto d’acciaio.

e. Manovre correnti: è libero il modo di realizzarle, salvo quanto diversamente indicato dalle presenti regole.

Sono ammessi: tesabugne, cinghie puntapiede e stoppers sulle drizze.

Sono proibiti: kandahar, vanga leva o rigidi ,vang.

Il punto di fissaggio della scotta sul boma è libero. La scotta deve partire dal boma, cui può essere fissata anche tramite un bozzello e deve comunque far via sull’archetto di poppa tramite un altro bozzello.

10. VELE

a. Sono  costituite da una  randa e da un fiocco.

Tutte le vele prima di essere utilizzate dovranno essere portate presso l’Associazione Armatori Barche Pantesche per poter essere verificate, misurate e stazzate dalla commissione tecnica con timbro e data .

b. dimensioni:

Randa  massima dimensione  consentita  26,12 mq.

Fiocco  massima dimensione consentita  11,00 mq.

c. Non sono ammesse stecche e tavolette agli angoli delle vele.

d. Non è ammesso terzarolare la vela.

e. Non sono ammesse cerniere lampo.

f. La randa deve essere legata con sistema a matafioni.

Non sono ammesse canalette di inferitura sul boma.

g. Il numero velico, la lettera nazionale, e il simbolo dell’AABP saranno applicati sulle due facce della vela come prescritto dal Regolamento ISAF  i numeri sul alto di dritta più in alto di quelli sul lato di sinistra. (LPI…)

i. Dimensioni dei numeri velici:

altezza 300 mm

larghezza 200 mm

spessore 50 mm

distanza 60 mm

l. Il tessuto deve essere dacron e di tipo uniforme e di tipo tradizionale non  utilizzando apprettature particolari che permettano l’alleggerimento sproporzionato della vela ,  salvo che per il pannello trasparente di cui al successivo punto “o”.

m. Rinforzi sono ammessi solo ai tre angoli delle vele.

n. E’ raccomandato un pannello trasparente di mm 500×1200.

o. E’ ammesso il taglio radiale della vela.

p. Il fiocco non dovrà superare l’albero.

q. L’angolo di scotta del fiocco non deve superare il piede dell’albero.

11. POTESTA’ DELL’ASSOCIAZIONE DI CLASSE

1. A chiunque non sia socio dell’AABP è vietata la partecipazione a regate di BARCHE PANTESCHE DA REGATA di circolo, zonali, interzonali, nazionali e ai campionati. I membri d’equipaggio devono essere tesserati FIV.

2. I proprietari e i timonieri di imbarcazioni appartenenti alla AABP sono responsabili del fatto che la propria barca rispetti le norme stabilite dalle presenti regole.

3. I numeri velici vengono assegnati dall’Associazione Armatori Barche Pantesche.

4. Chiunque desideri costruire un Barca Pantesca da Regata deve richiedere la assegnazione di un numero velico all’AABP.

12. PROCEDURE DI CONTROLLO

a. Procedure per la stesura del verbale di controllo.

1. Dovrà essere compilato il verbale  in ogni sua parte indicando tutte le misure richieste.

2. La lunghezza dello scafo dovrà essere presa escludendo le ferramenta sullo specchio di poppa.

3. La larghezza massima dovrà essere presa in riferimento al fasciame escludendo il bottazzo o trincarino.

4. Il peso dello scafo senza timone e barra, senza bompresso, con  paglioli non dovrà essere inferiore a 380 kg.

Un eventuale peso compreso fra i 350 e i 380 kg dovrà essere compensato mediante l’applicazione di una corrispondente zavorra fissata a poppa a contatto con lo specchio. Tale aggiunta dovrà essere registrata  da parte della COMMISSIONE TECNICA  all’atto del verbale.

Nel peso minimo di 380 kg può rientrare una piattina metallica fissata sotto la chiglia, il cui peso non può comunque superare i 2 kg.

b. Procedure raccomandate per controlli e misurazioni preventive in occasioni di regate e campionati.

1. Vela :evidenziato dalla stazzatura all’angolo dalla vela da parte dall’AABP.

2. Misure  dell’albero  e  del bompresso.

3. Misure del timone e della deriva .

4. Dovrà essere controllato che il concorrente si presenti sul campo di regata avendo gli eventuali pesi giustamente posizionati in modo inamovibile la dove è obbligato a metterli.

5. Il peso. Nelle regate nazionali le imbarcazioni potranno essere pesate tutte armate e non debbono essere inferiori ai 600 kg. Se il peso rilevato sarà inferiore a 600 kg. dovranno essere messi pesi sino ad arrivare al peso di 600 kg senza vele.

13 NORME PARTICOLARI

1. Emendamenti: Le presenti regole ,ad eccezione di quanto indicato in premessa,  possono essere modificate e integrate mediante presentazione alla Segreteria dell’A.A.B.P., entro il primo NOVEMBRE  di ogni anno all’Assemblea ordinaria annuale o dell’Assemblea straordinaria, di una richiesta scritta motivata e firmata da almeno 10 (dieci) soci. La richiesta, con il parere del Comitato Tecnico, dovrà essere sottoposta all’Assemblea (ordinaria o straordinaria).Il Consiglio Direttivo e il Comitato Tecnico, in quanto organi eletti dai soci, hanno facoltà di presentare proposte senza l’obbligo delle 10 firme. Comunque di ogni proposta dovrà essere data notizia ai soci prima dell’Assemblea mediante inserimento nell’Ordine del Giorno.

La nuova regola verrà approvata soltanto se almeno i due terzi dell’Assemblea (conteggiando anche le deleghe) si esprimeranno a favore, ed entrerà in vigore alla prossima stagione velica  .

Tutte  le imbarcazioni costruite prima dell’approvazione da parte dell’Assemblea del codesto regolamento che presentino nella struttura originale anche sostanziali differenze rispetto alle presenti regole potranno regatare senza essere modificate.  Le imbarcazioni , se restaurate, vanno ricontrollate annualmente.

2. All’interno dello scafo dovranno essere saldamente fissati almeno due serbatoi gonfiabili o in materiale schiumato della capacità minima complessiva di almeno 80 litri per costituire ulteriore riserva di galleggiamento.

3. E’ consentito l’uso solo di svuotatori manuali (sassola).

4. In regata i remi possono essere sostituiti da una pagaia.

5. Dotazioni obbligatorie sono: una sagola di almeno10 m di lunghezza e 8 mm di diametro e distinta dalla scotta, un giubbotto salvagente per ogni persona di equipaggio, una sassola o un secchio o una spugna.

Si consiglia una lunghezza della cima di traino superiore a quella minima stabilita (10 m) in previsione di traino multiplo e di eventuale emergenza.

6. Sono ammesse le cinghie puntapiedi, ma non i trapezi

7. Normalmente l’equipaggio è costituito dal  timoniere, un randista e un fiocchista.

8. Dove non altrimenti indicato, le tolleranze sono da intendersi dell’1% in più o in meno.

Tale regolamento va a sostituire il precedente regolamento.