Associazione Armatori Barche Pantesche | Pantelleria, la lancia Tucanae vince il “Trofeo Challenger” Francesco Valenza 2023
2119
post-template-default,single,single-post,postid-2119,single-format-standard,ajax_fade,page_not_loaded,,qode-title-hidden,qode_grid_1300,side_area_uncovered_from_content,footer_responsive_adv,qode-theme-ver-10.0,wpb-js-composer js-comp-ver-4.12,vc_responsive

Pantelleria, la lancia Tucanae vince il “Trofeo Challenger” Francesco Valenza 2023

Si è disputata a Pantelleria la tradizionale regata delle lance pantesche “Trofeo Challenger” Francesco Valenza 2023, meglio noto come la “regata del costruttore”. Una domenica all’insegna della vela organizzata dal Circolo Velico Isola di Pantelleria, a cominciare dalle ore 10 quando è stato dato spazio ai giovani del gruppo agonistico che hanno gareggiato con gli optimist. Il campo di regata è stato posizionato a Bue Marino. Le buone condizioni meteo-marine, con vento di 8-10 nodi, hanno permesso di disputare tre prove. In base al punteggio raggiunto in ognuna di queste prove la classifica finale ha visto in testa Barbara Rizzo, seguita da Eleonora Raffaele. Terzo posto ad Alice Chiolo, quarto ad Arturo Rodo.

Il pomeriggio sono scese in campo cinque lance pantesche: Tucanae (armatore Fabrizio Basile), Linda (armatore Alessandro Rizzo), Vento d’Estate (armatore Rosaria Esposito), Claire de Mirò (armatore Roberto Greco) e Baba (armatore Battista Belvisi). Quest’ultima non è arrivata in tempo alla linea di partenza e si è quindi dovuta ritirare. Le storiche imbarcazioni si sono confrontate nella tradizionale formula di una regata costiera, con cancello di partenza fuori dal porto di Pantelleria e giro di boa, inizialmente, davanti a Madonna delle Grazie, di fronte alla casa del costruttore per un saluto simbolico.

Alla partenza le condizioni meteo-marine sono state buone con vento leggero di 7-8 nodi. Ma durante la regata è andato calando tanto che la Giuria, per rimanere nei tempi previsti dal regolamento, ha deciso per una riduzione di percorso mettendo la boa all’altezza di Punta Fram. Il calo di vento ha reso la regata piuttosto monotona. Nulla hanno potuto fare queste “Ferrari del mare”: senza vento si sono quasi arenate. Nessun particolare colpo di scena o momento di competizione ha arricchito una regata che è proceduta con una lentezza quasi snervante per equipaggi e spettatori.

Tucanae ha comunque raggiunto la boa per prima, le altre in successione come da classifica finale che riportiamo:

1. Tucanae. Equipaggio: TotuccioBelvisi, Attilio Ferreri, Pierluigi Colombarini

2. Linda. Equipaggio Barbara Rizzo, Gianluca Salerno, Giampiero Spata. Armatore: Alessandro Rizzo

3. Vento d’Estate. Equipaggio: Andrea Lo Pinto, Alberto Zaccagni, Simone Belvisi. Armatore: Rosaria Esposito

4. Claire de Mirò. Equipaggio: Domenico Giacalone, Alessandro Rizzo, Massimo Errera. Armatore: Roberto Greco.

La premiazione, moderata da un brillante Roberto Greco, è avvenuta al Castello medioevale di fronte a un numeroso pubblico e ha visto la partecipazione del Vice Sindaco Adele Pineda, dell’Assessore allo Sport Benedetta Culoma e della famiglia del costruttore, con la moglie Brigida Silvia, la figlia Luisa e il fratello Michele “Cossyro”. Le due cariche istituzionali hanno sottolineato il grande lavoro svolto dal Circolo Velico dal punto di vista sportivo e sociale. Poi “un apprezzamento alle lance pantesche, agli armatori, agli equipaggi e a tutti coloro che portano avanti questa bellissima tradizione” ha detto Adele Pineda. “Stasera siamo qui a onorare, come ogni anno, l’ultimo maestro d’ascia, Francesco Valenza, che mi pare giusto ricordare con la presenza di tutta questa gioventù che si avvicina alle sue lance e che fa sì che queste possano riprendere vita a ogni regata”.

La costruzione di questi veri gioielli “era una sfida con se stesso” ha sottolineato il fratello Michele. “Non ci troviamo dinanzi a un artigiano che ripete sempre la stessa cosa. Ogni lancia ha una piccola variante, si completa con un piccolo particolare che fa sì che ogni barca abbia una sua personalità”. Dal Maestro Cossyro, poi, che ha realizzato il Trofeo Challenger, una piccola stoccata ai politici presenti. “Fate in modo di aprire il Museo del Mare. Era desiderio di Sebastiano Tusa dedicare a Chicco un angolo, dove c’è il cannone, dove si potrebbe mettere la “Luisa”, la lancia che mia nipote donerebbe al Museo e qualche modello e oggetto già scelto per fare vedere come l’imbarcazione, dai tempi dei Romani, è arrivata ai maestri d’ascia, ultimi rappresentanti di questa cultura popolare basilare”.