Associazione Armatori Barche Pantesche | L’ASSESSORE CLAUDIA DELLA GATTA: SOSTERREMO IL PROGETTO DI MUSEALIZZAZIONE
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L’ASSESSORE CLAUDIA DELLA GATTA: SOSTERREMO IL PROGETTO DI MUSEALIZZAZIONE

L’ASSESSORE CLAUDIA DELLA GATTA: SOSTERREMO IL PROGETTO DI MUSEALIZZAZIONE

Lavoriamo insieme per tutelare e promuovere il patrimonio delle lance pantesche

News 22415, Pantelleria 24/07/2018
La premiazione della Regata delle lance pantesche abbinata al “Trofeo Challenger Francesco Valenza” 2018 è stata l’occasione per ricordare la storia di queste particolari imbarcazioni legata all’abilità dei costruttori definiti ”maestri d’ascia”, alla passione degli armatori che affrontano difficoltà e costi non indifferenti e all’abilità dei velisti che riescono a governare le lance anche con 25 nodi di scirocco e con punte anche di 30, come avvenuto nei giorni scorsi. Regate affrontate in sicurezza grazie al Comitato di regia che ne garantisce la fattibilità.
“Tante pedine che giocano in sinergia – ha detto Roberto Greco presidente dell’Associazione Armatori Barche Pantesche – la storia delle nostre lance è ricca di eventi. Il costruttore per eccellenza, Francesco Valenza, ci ha lasciato un’eredità importante di tradizione, cultura, passione.”
Una storia che potrebbe essere musealizzata grazie all’archivio che in questi anni è stato costruito utilizzando articoli e video pubblicati a livello nazionale e internazionale, alla ricca documentazione delle diverse regate avvenute negli anni, alla storia dei maestri d’ascia e della “magia” con la quale hanno saputo costruire, modificare, interagire con i diversi materiali, perfezionare tecniche, acquisire conoscenze di mare, di vento, di correnti… Una storia di uomini legati al territorio e uniti dalla grande passione per il mare che lo abbraccia: il dott, Ganci, il Capitano D’Ancona, Michele Salerno, Arturo Caravello, Iska, Baba, Alberto Zaccagni e tanti altri che Roberto Greco avrebbe voluto nominare uno a uno.
“Tante sono le difficoltà e i costi onerosi che dobbiamo affrontare per mantenere sul mare queste imbarcazioni ha spiegato il presidente – ci sono stati momenti in cui veleggiavano contemporaneamente sedici lance, ora ne sono rimaste quattro ma altre potrebbe tornare attive. In occasione della Coppa America del 2005, ad esempio, sono state fotografate da Carlo Borlenghi, fotografo ufficiale della manifestazione, che ne ha esaltato la forma, i particolari, la funzionalità. Una visibilità arrivata oltreoceano che ha dato eco ad una tradizione popolare che continua a creare passione e alla terra che ne è custode.”Rimettere in mare le lance che oggi sono ferme significa sostenere costi importanti, infatti la manutenzione richiede l’attività di maestri d’ascia che oggi sarebbero da “formare” secondo la tradizione. Anche per quanto riguarda i velisti non c’è ricambio generazionale, è quindi indispensabile riprendere la scuola di vela e riportare i giovani in barca con i velisti attuali, che possono effettuare un passaggio di testimone trasmettendo tecniche, passione, capacità e professionalità, affinché la storia delle lance pantesche non finisca nell’oblio. E poi ci sono tutti i passaggi burocratici, le iscrizioni alle associazioni di categoria e tanto altro. Uno stallo insuperabile, dunque? No.L’Assessore alla Cultura del Comune di Pantelleria, Claudia Della Gatta, presente alla serata di premiazione, è intervenuta per esprimere sostegno ed apprezzamento a quanto viene fatto per mantenere questa tradizione pantesca, iscritta nel Libro dei Saperi del Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia (REI). “E’ veramente un patrimonio prezioso e identitario della comunità pantesca – ha detto – il fatto di essere sull’isola da pochi anni mi permette da una parte di essere al di fuori dalle dinamiche burocratiche e dalle criticità che hanno bloccato l’iter di tutela e di sviluppo di questa splendida tradizione e dall’altra mi dà la possibilità di impegnarmi per intraprendere nuove vie atte a sostenere l’importante progetto di musealizzazione che è stato proposto questa sera. E’ determinante che il percorso venga affrontato in sinergia con tutti gli attori coinvolti ed è importante che anch’io mi metta in ascolto di tutti voi per conoscere e capire la realtà sulla quale è necessario intervenire, attivando al massimo il vantaggio del mio essere “nuova” della situazione. Le porte della nostra amministrazione sono spalancate e desidero veramente essere un punto di riferimento per accogliere le vostre istanze per camminare insieme. Vogliamo lavorare per portare otto lance a veleggiare nelle prossime regate di questo importante Trofeo? Io e la mia squadra ci siamo.”
E a proposito di tradizione, storia, museo… è stata fatta notare una splendida lancia in miniatura, perfettamente in scala, che troneggiava con il vento in poppa vicino al trofeo che doveva essere consegnato ai vincitori. Una storia che è ancora tutta da raccontare….
Giovanna Ferlucci Cornado